L’ASUGI nega per la seconda volta il suicidio assistito a Martina Oppelli

Condividiamo il comunicato stampa del Consigliere regionale Furio Honsell

“Il rifiuto di offrire a Martina Oppelli l’assistenza al fine vita da parte dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), per la seconda volta, è una grave crudeltà perpetrata con finalità ideologiche. Questo comportamento viola il principio dell’autodeterminazione della persona e va a sindacare il grado di sofferenza psichica e fisica di chi è costretto a sopravvivere in modo non più autosufficiente nelle funzioni più elementari, come l’alimentazione, vivendo quindi in uno stato che percepisce come profonda umiliazione e prostrazione.
Poiché la condizione della Signora è degenerativa, trovo vergognoso che si debba imporre ulteriore sofferenza per raggiungere quel grado di insostenibilità che giustificherà l’intervento dell’ASUGI.
Invece di offrire cure e sollievo, questa azienda sanitaria si trasforma in uno strumento per perpetuare sofferenza.
Fino a quando avremo un sistema sanitario che non è in grado di porre al centro la persona, ma si concentra solo su interessi ideologici? Questa mancanza di riflessione bioetica è ormai inaccettabile.”

Così si è espresso Furio Honsell, Consigliere Regionale di Open Sinistra FVG.

 

 

1 thoughts on “L’ASUGI nega per la seconda volta il suicidio assistito a Martina Oppelli”

  1. L’unica cosa da dire puó essere l’augurio, per questi torturatori dell’azienda sanitaria, di trovarsi nelle stesse drammatiche condizioni di sofferenza e impotenza in cui si trova la povera Martina.

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