Splendori e miserie delle intelligenze artificiali – di Francesco Varanini

Domenica, 25 Agosto 2024, 11:00-13:00

Sala Convegni Giardino d’Inverno, Palazzo Ducale di Urbino e Online nella Piattaforma Webex

Splendori e miserie dell’Intelligenza Artificiale.
Alla luce dell’umana esperienza

di Francesco Varanini

 

Come evento pubblico di chiusura della Summer School su Intelligenza Artificiale, Bioetica, Sostenibilità e Inclusività, in collaborazione con il Magazine di Intelligenza Artificiale MagIA, si terrà la presentazione del libro di Francesco Varanini, Splendori e miserie dell’Intelligenza Artificiale. Il libro offreun’analisi critica e dettagliata delle implicazioni etiche, sociali e filosofiche dell’intelligenza artificiale (IA). È un invito a riflettere profondamente sulla identità umana e sul nostro rapporto con la tecnologia, con un focus particolare su come le IA stiano ridefinendo questi concetti.

Il libro si apre con una riflessione sulla tendenza contemporanea a ridurre l’essere umano prima ad animale e poi a computer: “Due rimozioni dell’umano si passano la mano. Dalla riduzione dell’essere umano ad animale, si passa alla riduzione dell’essere umano a computer” (p. 10). Varanini pone l’accento sulla sfida fondamentale di mantenere la nostra umanità in un’epoca in cui la tecnologia rischia di sovvertire il nostro ruolo critico e riflessivo.

Un punto importante del libro è la critica all’algor-etica, un concetto che Varanini considera riduttivo e pericoloso. Egli critica l’idea di trasformare i valori morali in algoritmi computabili, sostenendo che l’etica, per sua natura, è qualcosa che deve essere praticato e vissuto quotidianamente: Varanini teme che l’algor-etica possa portare a una deumanizzazione dell’etica stessa, riducendola a una serie di formule eseguibili da macchine. Il libro affronta anche il ruolo delle tecnologie generative come ChatGPT. Varanini mette in guardia contro l’educazione alla sudditanza tecnologica, dove l’affidarsi ciecamente alle risposte delle macchine può diminuire il valore del pensiero critico umano: “Le macchine digitali si cibano di informazioni. Gli esseri umani si cibano di conoscenze” (p. 178). Egli evidenzia come la conoscenza umana, che è il risultato di un processo complesso di elaborazione e sintesi delle esperienze, non possa essere sostituita dalle mere informazioni elaborate dalle macchine.

In “In cerca di architetture civili”, Varanini invita a una riflessione più profonda su come preservare la nostra umanità nell’era digitale: “Oggi automazione e Intelligenza Artificiale portano a considerare le macchine digitali sempre più indipendenti dagli esseri umani. Si pone così la questione chiave: come coltivare e difendere, in questo quadro, la propria umanità?” (p. 204). Egli esorta gli accademici a partecipare attivamente alla definizione del nostro ruolo di cittadini digitali, evitando di lasciare questo compito esclusivamente nelle mani di tecnologi e investitori.

Programma

Modera: Palma Sgreccia

Intervengono: Nicola Di Bianco, Maurizio Mori, Franco Piunti, Luca Savarino

Con la partecipazione dell’Autore, Francesco Varanini

Session Link: https://unito.webex.com/unito/j.php?MTID=meb0f0bfb598fd5bad0e20f0789e9d74b

Numero riunione: 2787 180 8863
Password riunione: Summer24