AUTONOMIA O AUTODETERMINAZIONE? è il titolo del webinar di sabato 20 novembre; fa parte del ciclo di seminari “Bioetica al crocevia”, organizzato insieme al CIR Coscienza, Centro Interdipartimentale di Ricerca per la valorizzazione del corpo donato alla scienza. Prossimo webinar il 27 novembre.
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Comunicato stampa: MA FRANCESCO, PAPA DI ROMA, SA QUEL CHE DICE?
COMUNICATO STAMPA 8-2021 QUANTO HA DETTO SU ABORTO E EUTANASIA ‘NASCOSTA’ È OFFENSIVO DEGLI OPERATORI SANITARI, UCCIDE LA COMUNICAZIONE E SVILISCE LO STESSO RUOLO ISTITUZIONALE Ma il papa di Roma Francesco sa quel che dice? Quanto affermato dal Papa di Roma nel suo discorso alla Pontificia Accademia per la Vita del 27 settembre 2021, poco dopo il successo del Referendum di San Marino per legalizzare l’aborto in quel paese, sbalordisce e lascia increduli.
Comunicato stampa: SPLENDIDO IL RISULTATO SULLA RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM EUTANASIA.
È LA SOLIDARIETÀ UMANA ALLA BASE DELLA LICEITÀ DELL’EUTANASIA, NON L’INDIVIDUALISMO. Splendida è la notizia che già ci sono 500.000 firme per il Referendum sull’eutanasia, e che ora si punta al raddoppio! La spinta propulsiva aperta dal Referendum sul divorzio (1973) non ha perso vigore. Sembrava impossibile riuscire a raccogliere il numero minimo di firme d’estate e per di più in periodo di Covid, e invece in metà tempo già si è raggiunto l’obiettivo: un miracolo! Forse la pandemia ha abbattuto vecchi tabù sul morire e fatto superare gli ultimi ostacoli. A fronte di un tale eclatante risultato stupisce, e non poco, che la Conferenza episcopale Italiana (Cei, cfr. Nota del 18 agosto 2021) si sia limitata a esprimere solo “grave inquietudine”. Se si considera che quel risultato comporterebbe nientemeno che la “sconfitta dell’umano”, più che una reale e convinta condanna, quelle parole rappresentano una blanda difesa d’ufficio della tesi tradizionale. Lo si doveva fare, e si sono usate le solite parole di rito che van sempre bene e sono scontate e un po’ trite. Se avessero davvero voluto opporsi al risultato, più che essere solo inquieti cioè un po’ turbati, i vescovi avrebbero fatto meglio a dire di essere sconvolti, sconcertati, sgomenti, attoniti, stupefatti, atterriti. Stupisce anche che per la Cei le 500.000 firme raccolte rappresenterebbero la “vittoria di una concezione antropologica individualista e nichilista”: così facendo la Cei rimanda alla tesi che sia l’individualismo egoista di chi sta bene e guarda solo sé stesso a sostenere l’eutanasia: questo individualismo impedirebbe di vedere l’altro e le sue esigenze, e così consente a chi è fragile e ha maggiori esigenze di cura la possibilità di togliere il disturbo con l’eutanasia. L’antropologia solidale e altruista, al contrario, proprio perché presterebbe maggiore attenzione alle esigenze altrui, porterebbe a sostenere la morte naturale e le cure palliative come alternativa all’eutanasia. Quest’argomento della Cei è invalido, perché in realtà è vero proprio il contrario: alla base della richiesta di eutanasia sta la solidarietà umana per chi non ha più scampo e ha diritto di uscire dalla vita con dignità e senza soffrire. Le cure palliative sono un presidio importante ma non sempre bastano a evitare al morente la situazione infernale. Più che un’alternativa all’eutanasia, esse sono complementari: si comincia con la palliazione, e se funziona, bene! Se non basta, e l’interessato lo chiede si passa all’eutanasia. È l’interessato che sceglie e decide: chi altro?!? Non è però l’egoismo individualista che porta a accettare e avallare questa scelta, bensì la solidarietà umana: quella che ci porta a capire le sofferenze dell’altro e a avere rispetto anche della sua scelta di chiudere subito. È l’amore per l’altro che ci fa fare un passo indietro rispetto al nostro desiderio immediato (egoistico) di averlo sempre con noi. Autonomia individuale e solidarietà convergono. È vero proprio il contrario di quel che suppone la Cei, perché è antropologia individualista quella che porta una persona a essere così convinta che la propria individuale (e astratta) concezione della vita valga sempre e comunque per tutti da non riuscire né a capire che l’altro ha sofferenze infernali né a rispettare le sue scelte più intime. Molti pro-vita sono individualisti in questo senso perché sono così centrati su di sé e sulla propria ideologia da credere di aver titolo di imporre all’altro di vivere a tutti i costi, anche quando questi è ormai nella condizione infernale e non ne può più. È chi è solidale con gli altri che è pronto a ascoltare le esigenze di chi soffre, e sa capire anche quando chi è più fragile non sopporta più ulteriori sofferenze e vuole che la sua autonomia sia rispettata, anche eutanasica. La Cei sbaglia quando afferma che le 500.000 firme raccolte rappresentano la vittoria dell’individualismo nichilista: esse invece sono il segno che finalmente la solidarietà umana si estende fino alla fine della vita e si coniuga con l’autonomia individuale per evitare ai morenti disumane sofferenze infernali. Continuare a sostenere il contrario è insistere in un’ideologia vitalista che (per contrapposizione all’individualismo “nichilista”) si potrà anche chiamare “tuttista”, ma apporta solo ulteriori dolori e nessun rispetto per le scelte personali più intime. Maurizio Mori Presidente Consulta di Bioetica Onlus
Comunicato Stampa: PRENDIAMO ESEMPIO DALLA SPAGNA.
Ieri il Parlamento Spagnolo ha approvato la legge che regola l’eutanasia e il suicidio assistito.
Maurizio Mori intervistato ieri sera a Effetto Notte di Radio 24
Ieri sera su Radio 24 durante la trasmissione “Effetto Notte” condotta da Roberta Giordano è stato ospite di un’intervista telefonica il prof. Maurizio Mori. Tema dell’intervista: il caso di Noa Potheven, la ragazza di 17 anni morta in Olanda per eutanasia. Ascolta l’intervista : Ascolta tutta la puntata sul podcast
Eutanasia, dialogo a distanza con il presidente della Fnomceo
La lettera del Prof. Maurizio Mori al DIrettore di Quotidiano Sanità riguardo la contrarietà della Fnomceo all’ipotesi di un’eventuale legge tesa a regolare il suicidio assistito o l’eutanasia ma anche alla disponibilità ad aprire un dibattito.
27 febbraio 2019 – AUDIZIONE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI – AGGIORNAMENTI
Diretta tv dell’audizione degli esperti su Eutanasia e trattamenti sanitari.
Comunicato stampa: Finalmente una nuova stagione per il dibattito sull’eutanasia!
GRAZIE CORTE COSTITUZIONALE PER AVER SOLLECITATO L’APPROFONDIMENTO
SUL PIANO CULTURALE CHE PORTERÀ ALL’ALLARGAMENTO DELLA LIBERTÀ.
Per la definizione di eutanasia è centrale l’elemento della volontà del paziente
Lettera del dr Mario Riccio al direttore del QuotidianoSanità.it
La Consulta di Bioetica a Convegno a Novi Ligure – di Maurizio Mori
La nuova legge sul biotestamento va nella direzione giusta, ma avrebbe dovuto essere più innovativa e va applicata bene